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La storia

1947-1951, gli albori

Di Cesare Perfetto, "romano de Roma" come amava definirsi, si diceva che "andava a scuola con il sorriso a tracolla". Dopo la guerra, sposata Adele, si trasferisce a Bordighera e apre la sua libreria in Corso Italia.

Le località turistiche in rinascita cercano una vocazione: proliferano concorsi di bellezza e battaglie floreali... Per rilanciare il turismo, Cesare immagina qualcosa di diverso e così, nell'estate del 1947, insieme ad Alberto Mondini, Guglielmo Merani e Natale Agnese, del Circolo della Stampa, e al pittore Giuseppe Balbo organizza una serata dedicata all'umorismo  durante un gala nelle sale del Park Hotel (il futuro Palazzo del Parco).

1947-1951, gli albori

Nel 1949 la serata si trasforma  nel Gala della Stampa e l'anno successivo un Convegno degli Umoristi per trattare di diritto d'autore, di premi per le opere migliori e di una biblioteca dell'umorismo. Presenziano gli umoristi Gus e Ian Peterson, lo scrittore Dekobra, i pittori Piana, Porcheddu e Bilinski, l'Addetto culturale francese Boch,e il giornalista Maiolino.

Nel 1951 il Convegno diventa un Raduno Italo-Francese degli Umoristi con i disegnatori del Travaso Amurri, Ferri e Isidori e quelli del Marc'Aurelio Capasso, De Bellis e Vighi. Da Parigi arrivano Breffort e Lacroix del Canard Enchaîné oltre a Perreux e Gus, di Içi Paris. Da Nizza si aggrega Rocher, redattore capo del giornale della Costa Azzurra Nice Matin. Per le prime rassegne Cesare decide di presentare le pagine degli umoristi pubblicate sulle riviste Le Canard Enchaîné, Simplicissimus, Marc’Aurelio, Szpilki e The New Yorker: come dire, una finestra aperta sul meglio della scena internazionale.

Inizia l'avventura… e la nave lascia il porto! Una nave che farà gravitare intorno al Salone, tra le tante celebrità, anche quattro premi Premi Oscar (Sophia Loren, FedericoFellini, Roberto Benigni, Ennio Morricone) e un Premio Nobel (Dario Fo).

Salone Internazionale dell'Umorismo - La storia

1952-1955, il Salone Internazionale dell’Umorismo. E la letteratura

Nel 1952 il Salone assegna i suoi primi riconoscimenti: la Palma d’Oro per il disegno va a Raymond Peynet, padre dei celebri fidanzatini; per la letteratura, a Giovannino Guareschi con il suo Don Camillo. Sono già oltre duecento gli umoristi presenti, tra cui Peynet, Barbara, Montobbio, Scarpelli, De Simone, De Bellis, Nistri, Artioli, Attalo, Kremos, Vighi,  Isidori, Maggioni, Gareth, Price, Arno, Tech Key, Erickson, Thurber.

Nell'occasione viene esposta una selezione di disegni del The New Yorker.

1952-1955, il Salone Internazionale dell’Umorismo. E la letteratura

Grazie all'esperienza di quel tentativo, Cesare capisce che, per attrarre gli umoristi più importanti, serve istituzionalizzare un sistema premiante: e così nel 1955, alla Palma d’Oro si aggiungono il Dattero d’Oro e il Dattero d’Argento, riconoscimenti attribuiti ai migliori disegnatori/scrittori che abbiano collaborato con testate di almeno tre diversi paesi (Italia inclusa). Contemporaneamente si amplia la ricerca di nuovi spazi espressivi verso la letteratura con il premio del “pezzo inedito”, racconti brevi a sfondo umoristico che affiancherà fino al 1999 l’importante sezione della Letteratura umoristica. 

Non solo: la rassegna prende ufficialmente il nome di Salone Internazionale dell’Umorismo e la navigazione si fa meno incerta...

Salone Internazionale dell'Umorismo - La storia

Il Logo del Salone

Cesare chiede agli umoristi di interpretare lo spirito del Salone in un disegno che in seguito verrà adottato come logo della manifestazione. Viene scelto il disegno di Gigi Vidris, un istriano che nel 1947 si trasferisce a Torino, dove inizia a ritrarre ispirandosi alla vita semplice dei “barboni”. Partecipa con successo al Salone dove per molti anni sarà il Presidente della Giuria e si condividerà con Cesare  il ruolo di “papà degli umoristi”.

Continuiamo ad utilizzare questo logo perché è ormai parte integrante della storia della manifestazione e ci piace mantenere le tradizioni.

Il Logo del Salone

1955, La Rassegna Internazionale del Film Umoristico

Il Salone inaugura la Rassegna Internazionale del Film Umoristico in collaborazione con il Festival di Venezia e con quello di San Sebastian, in Spagna. Questa rassegna dura fino al 1964 e porta a Bordighera importanti attori quali Tognazzi, Gassmann, Rascel... Nel 1959 vince il celebre film I Soliti Ignoti, di Mario Monicelli con Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni,Claudia Cardinale e Totó, tra gli altri.

1955, La Rassegna Internazionale del Film Umoristico

1957, un tentativo

Continuando con la sperimentazione e per indurre gli sforzi creativi su temi di grande respiro e di attualità, il Salone inserisce una nuova sezione che nel 1959 prenderà il nome di Tema Fisso. Non si tratta della Palma d'Oro che rimane esclusiva dei "professionisti" ma del Dattero d'Oro (e poi d'Argento) che viene assegnato anche a dilettanti. Il primo "impegno" è Automobile nell'Umorismo ed il vincitore è Carlo Manzoni.

1957, un tentativo

1959, nasce il Tema Fisso e la tradizione del manifesto

Come previsto, Cesare ufficializza la nuova sezione dedicata alle questioni di attualità. Nasce il premio del Disegno a Tema Fisso: le matite di professionisti e dilettanti internazionali a confronto su temi sociali e culturali. 

Il primo Tema Fisso è Far West e i premiati sono Francesco Bergamasco, Dattero d’Oro e Alfredo Malagola, Dattero d’Argento. Indimenticabile, nel 1969, Destinazione Luna (il Salone fu inaugurato due giorni dopo la discesa di Armstrong!), oppure Pace (1961), Giovani (1967), Droga, no! (1970),Venezia è da salvare (1972), Europa ieri ed oggi e…domani?! (1976), Burocrazia (1977), Lei fuma? No, grazie… (1987), Nucleare?? Signori! No, grazie… (1996). 

 

1959, nasce il Tema Fisso e la tradizione del manifesto

Ma la voglia di crescere non si ferma, e quindi si consolida anche il premio alla Letteratura umoristica;  l’Inglese Eric Lawson Malpass con Baccano in soffitta, e il Russo/Americano Vladimir Nabokov con Pnin, si aggiudicano i premi. 

Il disegnatore Giorgio Cavallo inaugura la tradizione che prevede che il vincitore della Palma d'Oro abbia l'onore e l'onere di disegnare il manifesto dell'anno successivo.

 

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1960, la Letteratura illustrata

Il Salone, considerando le varie forme di espressione dell’umorismo, non poteva certo dimenticare la Letteratura Illustrata. E così istituisce una Palma d'Oro dedicata, per un settore che attira l'attenzione di un pubblico ancora più ampio, ed è precursore, tra l’altro, di quei comics che saranno inseriti dieci anni dopo.

Il primo vincitore è Marino Guarguaglini, con il racconto illustrato I Barboni.

1960, la Letteratura illustrata

1970, letteratura per ragazzi e Humour Comics

 Con l’aggiunta dei premi Letteratura per ragazzi e Humour Comics il Salone si conferma il principale crocevia di tutte le espressioni dell’umorismo. Tra i premiati per la Letteratura dei ragazzi sottolineiamo S.A.R. Carlo d’Inghilterra, mentre per Humour Comics non possiamo dimenticare tra gli altri, Charles Schulz, Hugo Pratt, Claire Bretécher, Magnus&Bunker, A.&F.Origone, Alfredo Chiappori e Sergio Staino. 

1970, letteratura per ragazzi e  Humour Comics

1972: Il Consiglio d’Europa, inizia il sodalizio

La collaborazione tra il Salone e il Consiglio d'Europa nasce nel 1972 con l’invito a partecipare al 25º Salone a tema principale “Venezia è da salvare”.

A quell'epoca il consiglio d'Europa che aveva concentrato sforzi parlamentari a proposito del futuro di Venezia non solo accetta l’invito ma decide anche di conferire due medaglie ai migliori umoristi. Inoltre il Segretario Generale accorda l'alto patronato alla rassegna.

Visto il grande successo a Bordighera, il Consiglio propone di presentare la mostra  a Strasburgo nella propria sede.

L’esposizione viene inaugurato il 16 maggio 1973 alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri, l’On. Giulio Andreotti, e del Presidente dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa.  Per l'occasione il Presidente della Repubblica italiana On. Giovanni Leone invia un messaggio di congratulazioni agli organizzatori. 

Visto il successo dell’esposizione a Strasburgo, il Consiglio d’Europa organizza un tour dei disegni in Francia (Alsazia, a Biot, Lione, Lille) in Svizzera, nell’allora Germania Ovest, in Belgio, Gran Bretagna, Austria. I visitatori sono oltre 1,100 mila come riferito dallo stesso Consiglio d’Europa; risultati che inducono a proseguire negli anni successivi con Viva la Natura (del 1971`) e Femminismo e Anti-femminismo (del 1973).

Nel 1983 il Segretario Generale conferisce la Medaglia del Consiglio d’Europa a Cesare Perfetto, Presidente del Salone, per essersi particolarmente distinto per l'attività europea

La collaborazione e il tour delle mostre  continuano negli anni e  l’Alto Patronato mantenuto sino al 1999.

1972:  Il Consiglio d’Europa, inizia il sodalizio

1972: Venezia è da salvare

1972, Venezia è da salvare

Il Tema dell’anno rappresenta una delle più geniali intuizioni del Salone: Venezia è da salvare  incontra un apprezzamento straordinario. Ma non solo: continua ad essere di attualità così stringente che viene ripreso vent’anni dopo con Venezia è ancora da salvare. Un tema particolarmente sentito dagli umoristi, che interpretano con disegni memorabili il grido d’aiuto della città che rischia di affondare.

I lavori trovano ampia risonanza sui media mondiali e nelle sale del Consiglio d’Europa con una mostra inaugurata dal Presidente del Consiglio italiano, Giulio Andreotti. Vincono il concorso Lucio Trojano, Italia, e Pierre Perraudin (Pélotsch), Francia.

1972: Venezia è da salvare

1974, il giro del mondo...

...degli innamorati di Peynet.

Sulla nave da crociera Raffaello, in giro per il Mediterraneo alla presenza di Raymond e Cesare viene presentato alla stampa il lungometraggio di animazione " Il Giro del mondo degli innamorati di Peynet" con musiche di Ennio Morricone, la voce di Demis Roussos e la regia dello stesso Cesare!

Il film viene poi proiettato in tutte le sale italiane, europee e giapponesi.

 

1974, il giro del  mondo...

gli anni ottanta

Continua la fattiva collaborazione con il Consiglio d'Europa e vengono proposti temi di ampio respiro come "Città per vivere" 1981, 'L'uomo e la tecnologia" 1985, " che riscuotono ampio successo grazie anche alla diffusione che ne fa il Consiglio d'Europa.

Nel 1983, Guillermo Mordillo vince la Palma d'Oro e diventa una presenza costante del Salone. Nel 1986, Raymond Peynet viene nominato cittadino onorario di Bordighera e nel 1988, l'On. Giulio Andreotti, all'epoca Ministro degli esteri, vince la Palma d'Oro per la Letteratura Umoristica con "Onorevole stia zitto".

gli anni ottanta

gli anni novanta...

Sono anni complessi e difficili per lo scenario mondiale, ma anche per il Salone. Diversità di visione con i nuovi referenti inducono Cesare ad accettare la proposta di Sanremo di ospitare la manifestazione per almeno tre anni. Avviene così che dal 1994 il Salone trasloca da Bordighera… Ma immediatamente tutti si accorgono che manca qualcosa: il feeling reciproco tra Salone e città, l'amalgama che per tanti anni ha contribuito al successo della manifestazione. Nel 1997, in occasione del cinquantesimo anniversario, a forte richiesta il Salone torna a casa! Il tema, non a caso, è Un Sorriso lungo cinquant'anni.

Alla chiusura dell'edizione del 1999, Cesare decide che anche per il Salone è arrivato il momento dei saluti. Un saluto, ma non un commiato da una manifestazione che ha portato il sorriso in tutto il mondo per oltre mezzo secolo. 

Scrive Walter Schwimmer, Segretario Generale del Consiglio d’Europa, nella sua lettera di auguri per la 52ma edizione “promuovendo un fine umorismo, la critica giusta e la libertà di espressione, il Salone internazionale di Bordighera opera in sintonia con il Consiglio d'Europa, che si batte per assicurare la pace e il progresso in Europa e nel mondo”.

gli anni novanta...

I riconoscimenti

Numerose istituzioni internazionali hanno riconosciuto l’importanza del Salone per la diffusione della comprensione culturale tra i popoli; tra questi spiccano l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana e il Consiglio d’Europa che, nelle mani di Karl Karasek, Segretario Generale, ha conferito a Cesare la Grande Medaglia d’Argento con questa motivazione:

Lei è riuscito a conferire da molti anni al Salone dell’Umorismo un innegabile valore sociale ed umano, che si è andato consolidando di anno in anno. Personalmente mi è gradito rendere pubblico il nostro profondo apprezzamento, conferendo a Lei la Medaglia del Consiglio. Questa Medaglia viene attribuita a persone che si sono particolarmente distinte per la loro attività europea, e che hanno contribuito a stringere maggiormente i legami di Amicizia, di Fratellanza e di Solidarietà tra i popoli. La sua preziosa attività merita tale riconoscimento”.

I riconoscimenti

Anche la National Cartoonist Society, la prestigiosa associazione americana, riconosce l’importanza del Salone e assegna il Distinguished Service Award con la motivazione: 

Con la sua dedizione, impeccabile organizzazione e direzione del Salone Internazionale dell’Umorismo, Cesare Perfetto ha portato il disegno umoristico all’attenzione mondiale; il suo lavoro è stato proficuo nel promuovere l’amicizia e la comprensione tra gli Umoristi di tutto il mondo. La National Cartoonist Society è orgogliosa di conferire a Cesare Perfetto il Distinguished Service Award  a riconoscimento dei risultati ottenuti ”.

2022: secondo atto, la Retrospettiva

Finalmente! 

È  tornato il Salone con una retrospettiva dei disegni e dei libri più significativi che negli anni hanno vinto la prestigiosa Palma d’Oro, insieme ad una rassegna a tema, Il mondo dell’automobile: oggi e nel futuro. Inoltre, per gentile concessione della famiglia e in collaborazione con la città di Antibes, è  esposta una selezione di opere di Raymond Peynet, il famoso papà dei fidanzatini, primo vincitore della Palma d'Oro, nonché cittadino onorario di Bordighera. La mostra include anche tutte le copertine del mensile umoristico online Buduàr che si distingue per grafica pungente e contenuti ironici. Infine, abbiamo presentato il volume Palme, Datteri e Risate di Paola Biribanti, Edizioni Graphe, una storia del Salone raccontata attraverso ricordi, aneddoti e interviste ai personaggi che lo hanno animato negli anni. 

2022: secondo atto, la Retrospettiva
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Salone Internazionale dell'Umorismo

La manifestazione non avrebbe potuto durare per oltre cinquant'anni senza il contributo di numerosi "volontari" e "precettati" che hanno portato entusiasmo e voglia di fare qualunque fosse l'incombenza ricevuta, con turni di lavoro ottocenteschi! Dalla scelta dei disegni, alla preparazione dei pannelli (sempre gli stessi ogni anno), all'affissione con spillette varie delle centinaia di disegni fino alla presenza sul palco.

Vogliamo quindi ringraziare, in ordine assolutamente sparso  ma a pari merito di contributo, tutti quelli che ci vengono in mente scusandoci se ne tralasciamo qualcuno, ma siamo  pronti a rimediare!

Gli sponsors: Agnesi, Olio Calvi, Olio Carli, Pallanca, Martini & Rossi, Atkinsons, Seat - Pagine Gialle, Fiat, Citizen, La Stampa, Radio Montecarlo,  ecc.

Le attività ricettive, Chez Louis, Bar GP, La Vecchia,  Mino du Re Dolceacqua, Terme di Pigna, Ristorante Cacciatori Imperia, Hotel Michelin,

I presentatori: Luisella Berrino, Cesare Viazzi, Roberto Basso (Rama di Palma d'Oro 1985)

Gli addetti dell'Azienda Autonoma di Soggiorno e del Comune di Bordighera